a cura di Andrea Lacarpia, Studio Vetusta, Modena, Ottobre 2013
La Vera Navigazione è Morta si configura come un'unica installazione composta da tre dipinti inediti accostati ai materiali collaterali che hanno contribuito a generarli: incrociando i riferimenti visivi alle partiture musicali della performance, il progetto espositivo resta come traccia di una riflessione più ampia attorno ai meccanismi oscuri dei processi creativi, proponendo una sintesi personale di tradizione e contemporaneità
La navigazione antica, la vera navigazione, era essenzialmente una navigazione empirica. Era il senso nautico dei marinai, l’esperienza e la capacità di porsi in ascolto e percepire i messaggi dall’ambiente che li circondava a permettere loro di orientarsi. Senza perdere contatto con il punto d’origine da cui erano salpati.
La vera navigazione è basata sui fattori della ricettività e dell’esplorazione, è un’attività densa di opportunità, ma rischiosa, un’apertura accidentale di possibilità che espone ad errori e ripensamenti. Ma è l’unica navigazione possibile. O forse la sola autentica.
"Nell’oblio delle acque infinite,
dell’indefinito assoluto generato dal mondo del capitale, appaiono vascelli
spettrali che indicano una speranza, la possibilità che si crei un nuovo
limite, in altri termini una nuova avanguardia, senza essere fagocitati dalla
palude nichilista della mancanza di valori. Lo spirito che anima queste
imbarcazioni non è quello nostalgico o totalmente rivolto ad un futuro
luccicante, ma è quello di una sospensione temporale. Si tratta di affioramenti
che emergono dall’impalpabile dimensione psichica, ologrammi di una defunta
realtà che fu integra, oramai smembrata in più frammenti, la quale torna
dapprima come immagine incorporea, per poi farsi sempre più definita e reale.
Un territorio dalla sospensione onirica, una terra di mezzo nella quale elaborare
un nuovo modo di vivere la realtà, e nella quale unire in modo organico unità e
molteplice, tradizione e contemporaneità. Luigi Massari assembla i frammenti
che insieme compongono la civiltà occidentale, salvandoli dall’oblio, tratti da
una realtà liquida da governare e nello stesso tempo assimilare, estrapolando
da essa un pensiero ed un modo d’essere che sia stabile e fluido allo stesso
tempo.
Liberandosi dalle superfetazioni del
tempo e squarciando il pesante velario che nasconde la luce divina, l’archetipo
torna nella sua essenza scevra da condizionamenti, mostrandosi nella sua verità
originaria, irrompendo come un’epifania." (Andrea Lacarpia)
La Vera Navigazione è Morta, veduta parziale dell'installazione, Studio Vetusta, Modena |
DEATH FROM ABOVE, olio su tela, cm 60x50
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La Vera Navigazione è Morta, dettagli e veduta parziale dell'installazione, Studio Vetusta, Modena |
CHIATTA OCCIDENTALE, olio su tela, cm 50 x 60 |
CENTAUR , olio su carta, cm 20 x 30 e un dettaglio dell'installazione |
TEMA DEL RITORNO VIII, olio su tela, cm 100 x 80
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